Cosa influenza il consumo della luce? La guida completa

Più di 1 Milione di clienti si rivolgono a noi! Affidati al nostro servizio semplice, veloce e GRATUITO! ✅ Che aspetti?

Più di 1 Milione di clienti si rivolgono a noi! Affidati al nostro servizio semplice, veloce e GRATUITO! ✅ Che aspetti?

Sommario: Il consumo medio luce è uno dei fattori di maggiore interesse per le famiglie italiane. Infatti, con i recenti rincari subiti dalle componenti energetiche, essere consapevoli della quantità di corrente consumata può aiutare a tenere sotto controllo gli sprechi e diminuire le bollette.

Ad esempio, conoscere il consumo medio luce 2 persone, può aiutare significativamente una coppia a tenere a freno i rigonfiamenti delle fatture mensili. Oppure, osservando i periodi della giornata in cui si concentrano i consumi, è possibile stipulare il contratto energetico più conveniente grazie a quelli proposti dai vari provider.

quanto consuma in media una famiglia di luce

Come stimare il consumo medio della luce

Stimare il consumo medio della luce non è un compito semplice. Come già sottolineato, si tratta di un valore strettamente dipendente dalle variabili che entrano in gioco a definirlo. Alcune di esse sono rappresentate dal numero dei componenti della famiglia, altre ancora dalle abitudini di consumo o dal quantitativo di elettrodomestici usati.

Tuttavia, seppur non generalizzabile, è possibile elaborare una stima quanto più vicina all’effettivo consumo medio di luce per ogni famiglia. Le modalità principali sono due, la prima delle quali è rappresentata dal calcolo empirico. Esso si basa sulla ricerca del consumo di un elettrodomestico (ivi comprese le lampadine) che viene trovato mediante la seguente formula:

potenza (in watt) x ore di utilizzo / 1000

In questo modo, sarai in grado di conoscere il consumo connesso ad ogni elettrodomestico in casa. Moltiplicandolo per i giorni d’uso all’anno, ecco ottenuto il consumo medio luce annuale.

La seconda modalità fa capo al misuratore del consumo elettrico. Si tratta di una soluzione di gran lunga più precisa, perché costituita da questo strumento che calcola automaticamente l’ammontare dei consumi connessi al tuo contatore. Esso è in grado di restituirti anche il consumo della luce in tempo reale.

A causa dei molteplici indicatori che tendono ad oscillare costantemente, conoscere l’ammontare del costo medio della luce, così come il consumo medio di gas, per le famiglie italiane non si profila come un compito semplice. Tuttavia, trovi di seguito nell’articolo delle stime dettagliate e molto utili elaborate dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

Come leggere il consumo della luce sul contatore di casa

Leggere il consumo della corrente sul proprio contatore luce di casa è piuttosto semplice da effettuare. Si tratta di un’operazione utile soprattutto a conoscere il consumo medio luce mensile. Dopo aver individuato il contatore della luce, apprestati a visionare sul display principale i numeri di cui hai bisogno.

Dovrai:

  • leggere il numero riportato sullo schermo principale: esso si riferisce alla quantità di energia elettrica consumata espressa in kilowattora (kWh). Solitamente, per renderlo maggiormente visibile viene circondato da un quadrato rosso o da un cerchio;
  • individuare il periodo di lettura: infatti, occorre verificare quale sia il lasso di tempo a cui questi numeri si riferiscono. In generale, viene riportato sempre il periodo che va dal primo all’ultimo giorno del mese, per rendere anche più semplice l’operazione;
  • annotare sia il numero iniziale che quello finale che vedi sul contatore, che si riferiscono all’inizio e al termine del periodo indagato;
  • sottrarre ora il numero iniziale da quello finale. Così determinerai l’ammonto di energia elettrica consumata in un determinato periodo temporale. In altre parole: se il consumo finale equivale a 4000 kWh e quello iniziale è pari a 3500 kWh, significa che nel lasso di tempo circoscritto sono stati consumati 500 kWh di energia.


Va da sé che, se si ripete l’operazione mensilmente, sommando le dodici quote e dividendole genericamente per i 12 mesi dell’anno si ottiene infine il valore relativo al consumo medio di energia elettrica annuale. Inoltre, sul contatore della luce è possibile conoscere anche altre informazioni chiave come il codice POD, cioè l’identificativo alfanumerico associato univocamente alla tua utenza.

Quanto consuma in media una famiglia italiana

L’ARERA (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) ha elaborato due stime interessanti sul consumo medio annuale dell’energia elettrica. A partire dalle medesime condizioni di partenza, rappresentate cioè dall’uso di energia da parte di un utente standard avente 3 kW di potenza impegnata nell’immobile e destinata a elettrodomestici standard, ha individuato un consumo pari a:

  1. 2.200 kWh all’anno per una famiglia formata da due persone. Si prendono in considerazione gli usi della componente energetica per una TV, un computer, un frigorifero, una lavastoviglie e una lavatrice, oltre che per due climatizzatori e uno scaldabagno elettrico;
  2. 2.700 kWh all’anno è il consumo medio luce famiglia quattro persone. Gli elettrodomestici considerati sono gli stessi della precedente circostanza, solo che il loro impiego è superiore a causa di un maggior numero di utilizzatori.  Come appare ben evidente, al raddoppio dei soggetti considerati, non si verifica il raddoppio dei consumi anche grazie alle economie di scala e alle offerte luce disponibili per ogni categoria di utenti.


Ovviamente, questi calcoli rappresentano un indicatore generico non applicabile ai singoli casi, molto diversi fra di loro. Basti pensare che il consumo di energia elettrica può mutare sensibilmente di casa in casa in base al tipo di elettrodomestici di cui dispone la famiglia. Se si hanno tutti strumenti con classe energetica pari o superiore ad A++, è logico come i consumi saranno inferiori.

Allo stesso modo, anche il piano tariffario determina il costo finale in bolletta. Tra le distinzioni più significative si registrano quelle tra le offerte del Mercato Libero e quelle del Mercato Tutelato.

Il consumo medio di elettricità per elettrodomestico

L’energia utilizzata dagli elettrodomestici per funzionare incide significativamente sulla bolletta della luce. Conoscere l’impatto che hanno sull’ammontare mensile è utile per tutti i consumatori. In questo modo, puoi adottare alcuni comportamenti saggi, come spegnere il televisore se non lo si sta guardando o limitare l’uso della lavastoviglie azionandola solo a pieno carico.

Ad ogni modo, il consumo medio di elettricità per elettrodomestico varia a seconda del tipo di strumento considerato e alle sue caratteristiche, come l’efficienza energetica.

  • per un televisore che resta acceso 4 ore al giorno (dunque 1280 ore annuali), l’energia consumata è pari a 190 kWh, corrispondenti a 35€;
  • per un phon usato circa 160 ore ogni anno dalla potenza di 1800 Watt, si stima che generi un consumo di 290 kWh per un totale di 53€ all’anno;
  • una lavatrice Classe A, che compie una media di 260 cicli in un anno consuma 260 kWh (44€ annuali);
  • l’aspirapolvere da 1800 Watt consuma circa 185 kWh annuali, corrispondenti a 35€;
  • il frigorifero con congelatore annesso, sebbene di Classe A, sfrutta 305 kWh che si traducono in 56€ ogni 12 mesi;
  • la lavastoviglie Classe A, impiegata per una media di 220 cicli annuali, consuma 220 kWh pari a 40€ l’anno;
  • il condizionatore è uno degli oggetti che consuma di più. Con una stima di 425 kWh impiegati nella modalità raffreddamento, pesa sul prezzo della luce con un apporto pari a 78€.


Tra gli elettrodomestici più piccoli si annoverano il ferro da stiro – che contribuisce per 30€ annui – e il computer che consumando 95 kWh impatta 15€ all’anno sul costo della luce.

Anche l’illuminazione ha una sua influenza sul consumo dell’energia elettrica. Difatti, considerando le lampadine a LED installate in quattro diverse stanze, si ottiene una quota pari a 150 kWh consumati annualmente che generano un sovrappiù di 30€ sul prezzo della luce a livello annuo.

Quanto costa un kWh di luce oggi

Nel mese di aprile 2023, il costo della luce in Italia è pari a 0,067€/kWh. Questa quota si riferisce alla tariffa presente all’interno del Mercato Tutelato, quello cioè regolato dalle disposizioni previste dall’ARERA.

Ovviamente, nel Mercato Libero, il prezzo con cui i rivenditori commerciano la materia energetica varia di caso in caso e secondo le offerte delineate dagli stessi. Difatti, il prezzo del kWh subisce delle modifiche in base al piano tariffario e alle sue caratteristiche. Motivo per cui, occorre prestare attenzione nel momento in cui si seleziona un fornitore energetico piuttosto che un altro: conoscendo le proprie abitudini di consumo puoi tagliare di netto i consumi in bolletta.

Ad esempio, se disponi di un’auto elettrica che ricarichi durante la notte o tendi a convogliare tutti i tuoi utilizzi energetici alla fine della giornata, per te sarà molto più conveniente sottoscrivere un’offerta a fasce orarie che disponga di vantaggi significativi per chi usa la corrente nelle ore serali.

L’ARERA ha stimato che, nella realtà, il costo medio dell’energia utilizzata dalle famiglie italiane nel primo trimestre 2023 è stato di 0,218 €/kWh. Ovviamente questo valore è influenzato dal prezzo delle materie prime, dal costo della produzione, nonché da quello di distribuzione della componente energetica.

Il consiglio resta quello di affidarsi ad un fornitore di energia elettrica che disponga di sconti e vantaggi per la tua situazione. Ad esempio, puoi sottoscrivere una tariffa con l’opzione “nuovo cliente” che si profila sempre carica di incentivi. Invece, se hai un’attività commerciale selezioni una delle innovative offerte luce Business per calibrare e personalizzare il tuo fabbisogno energetico con gli esperti del settore.

Da quali fattori è influenzato il costo della luce

Il costo della luce è influenzato da così tanti fattori, che talvolta è complesso riassumerli tutti. Nonostante ciò, è bene ricordare che, conoscere gli elementi che intervengono sul prezzo della bolletta luce, può fare in modo che i consumatori agiscano consapevolmente e adottino dei comportamenti energetici utili a tagliare i consumi. La risposta a come consumare meno luce, allora, si compone di una serie di buone pratiche individuali.

Tra i principali elementi che determinano il costo della luce, in primo luogo occorre menzionare le materie prime. Infatti, il costo dell’energia e delle materie prime utilizzate per produrla, influiscono sulla prezzatura finale della componente da distribuire. Tra questi elementi, vi è anche il gas naturale o il petrolio.

Un altro elemento determinante sono le politiche energetiche e ambientali osservate. Ogni Stato, adotta delle disposizioni in materia all’interno del proprio governo, che finiscono per impattare sul comparto dell’energia elettrica, determinandone il prezzo. L’esempio per antonomasia è rappresentato dal tentativo degli Stati centrali di promuovere la transizione green: nobile intento che porta, tuttavia, all’aumento del costo dell’energia a breve termine. Tale incremento, però, è giustificato dal raggiungimento di una maggiore stabilità del prezzo sul lungo periodo.

Anche le fluttuazioni di mercato vanno considerate perché l’offerta e la domanda di componente energetica determinano oscillazioni significative all’interno del mercato. Esse si traducono in aumenti o diminuzioni dei prezzi all’ingrosso e, di conseguenza sulle bollette degli italiani.

Il costo di produzione e distribuzione della luce, poi, influisce nella misura in cui devono essere considerati i corrispettivi per il personale, la manutenzione degli impianti e delle reti elettriche nonché eventuali interventi accessori e occorrenze impreviste.

Per non parlare dell’offerta che sottoscrivi e del provider che scegli. Il costo dell’energia elettrica varia in base alla scelta del piano tariffario. Già è stata dibattuta la differenza di prezzo delle offerte nel Mercato Libero e in quello Tutelato. Hanno un peso anche tutte quelle che ti permettono di ottenere una prezzatura differente in base alle fasce orarie e quelle che tutelano dalle fluttuazioni di mercato mantenendo i prezzi costanti e bloccati.

Le imposte e le tasse, infine, hanno una loro rilevanza. Il regime fiscale che lo Stato decide di applicare alle quote energetiche, determina il prezzo finale che ogni consumatore è chiamato a corrispondere.

Insomma, il prezzo della luce è determinato da molteplici fattori differenti che interagiscono tra loro e definiscono gli importi energetici per tutti i consumatori. Tuttavia, adottando delle buone pratiche individuali, è possibile limitare gli usi eccessivi o gli sprechi impattando significativamente anche sulle proprie bollette.

Se, invece, sei interessato a saperne di più su costi e consumi dei condizionatori, puoi consultare la nostra guida a riguardo!

Per conoscere ulteriori informazioni sul costo della luce, sui consigli per risparmiare e come scegliere l’offerta migliore per le tue esigenze, ti consigliamo di visitare il sito ufficiale dell’ARERA seguendo questo link.

Dernière mise à jour : 20 octobre 2023