Fornitura di Ultima Istanza gas e luce (FUI): cosa c'è da sapere

Servizio Gratuito: dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 20:00 ed il Sabato dalle 9:00 alle 17:00

Sommario: Il Fornitore di Ultima Istanza (FUI) , regolamentato dall’ARERA, garantisce la fornitura di gas quando un cliente perde il proprio fornitore per cause di forza maggiore. Anche se i clienti non possono scegliere il FUI, esso assicura la continuità del servizio, e la sua tariffa mira a spingere i clienti verso il mercato libero

Fornitura Ultima Istanza

Che cos’è il Fornitore di Ultima Istanza?

Il Fornitore di Ultima Istanza (FUI) rappresenta un servizio essenziale nel panorama delle utility, in particolare nel settore del gas. Esso è pensato come un meccanismo di sicurezza per garantire l’approvvigionamento di gas alle utenze domestiche quando, per motivi indipendenti dalla volontà del cliente e non legati alla morosità, quest’ultimo si ritrova privo di un fornitore.

Questo servizio viene regolamentato e disposto dall’ARERA per prevenire disservizi e assicurare la continuità nella fornitura. Quando un cliente si trova in questa situazione, il servizio viene attivato dal distributore territoriale competente.

La fornitura di gas è poi assegnata a un fornitore specifico, scelto dall’Acquirente Unico attraverso un processo di asta. Questo fornitore, designato come FUI, deve operare seguendo le direttive e le condizioni economiche stabilite dall’ARERA.

Contrariamente al mercato libero e tutelato, il cliente non può selezionare attivamente questo mercato, ma viene inserito in esso al verificarsi di specifiche circostanze.

 

In quali circostanze è possibile accedere al servizio?

Il FUI è un meccanismo progettato per assicurare un approvvigionamento costante di gas in situazioni particolari. Come anticipato, questo servizio entra in funzione quando un utente, per ragioni al di fuori del suo controllo, non ha più un fornitore. Questo può avvenire in situazioni come la cessazione di attività del fornitore con cui era stato stipulato un accordo.

Tuttavia, il FUI si attiva anche per clienti disalimentabili che, per circostanze come il non rinnovo del contratto tra distributore e fornitore, rimangono senza un gestore. Questa salvaguardia riguarda principalmente utenze domestiche, condomini con un consumo annuo al di sotto dei 200.000 smc e attività come esercizi commerciali con un consumo non superiore a 50.000 smc all’anno.

Viene esteso anche alle utenze non disalimentabili, che si occupano di servizi pubblici. È fondamentale sottolineare che il cliente non viene inserito nel FUI per propria scelta o a causa di ritardi nei pagamenti. Quindi, attraverso il FUI, viene garantita la fornitura di gas agli utenti, anche in presenza di problematiche con il fornitore originale.


Cosa significa non disalimentabile?

I clienti definiti “non disalimentabili” sono quelle entità, sia pubbliche che private, che offrono servizi essenziali come ad esempio scuole, ospedali, carceri e case di cura.

 

Quanto costa il gas nel FUI?

La Fornitura di Ultima Istanza (FUI) è stata istituita come un meccanismo di sicurezza volto a proteggere i consumatori. Tuttavia, il suo obiettivo principale è spingere questi ultimi a cercare attivamente un nuovo fornitore nel mercato libero. L’ARERA regolamenta strettamente il costo del gas nel FUI, che varia a seconda della durata dell’erogazione del servizio e della tipologia di cliente.

Nei primi 3 mesi di fornitura, i clienti domestici e i condomini godono delle stesse condizioni economiche previste per il mercato tutelato. Dopo tale periodo, però, il costo subisce una variazione. Quest’ultima è legata a un parametro chiamato β (Beta), il cui valore è determinato attraverso una procedura d’asta e che può differire in base all’area geografica dell’utenza.

AREA GEOGRAFICAPARAMETRO β
Valle D’Aosta19,39 c€/Smc 
Piemonte19,39 c€/Smc 
Liguria19,39 c€/Smc 
Lombardia18,90 c€/Smc
Trentino-Alto Adige14,39 c€/Smc 
Veneto14,39 c€/Smc 
Friuli-Venezia Giulia10,59 c€/Smc
Emilia Romagna10,59 c€/Smc
Toscana13,52 c€/Smc
Umbria13,52 c€/Smc
Marche 13,52 c€/Smc
Abruzzo9,90 c€/Smc
Molise9,90 c€/Smc
Basilicata9,90 c€/Smc
Puglia9,90 c€/Smc
Lazio14,97 c€/Smc
Campania17,74 c€/Smc 
Sicilia12,90 c€/Smc
Calabria 12,90 c€/Smc

Per i clienti non domestici, la struttura di prezzi prevede un’applicazione progressiva della maggiorazione. Inizia con il 70% del parametro β per i primi tre mesi, salendo al 100% nei periodi successivi. Questo sistema di tariffe mira a incentivare i clienti a esplorare opzioni più economiche nel mercato libero, scoraggiando la permanenza prolungata nel FUI.

Servizio di Ultima Istanza (FUI) e Servizio di Default (SDD): qual è la differenza?

Il Servizio di Ultima Istanza (FUI) ha come obiettivo principale quello di assicurare la continuità nell’approvvigionamento del gas a coloro che perdono il proprio fornitore per circostanze indipendenti dalla loro volontà, mentre il Servizio di Default (SDD) interviene in una situazione completamente differente.

Sostanzialmente, il SDD viene attivato quando un cliente, a fronte di morosità (come il mancato pagamento di una bolletta) e dopo aver ricevuto numerosi solleciti, si ritrova in una condizione in cui la fornitura di gas dovrebbe essere sospesa.

Se il distributore non riesce a interrompere la fornitura a causa di motivi pratici, come quando il contatore si trova all’interno di una proprietà privata, viene innescata una procedura denominata “cessazione amministrativa”. In questo contesto, pur essendo privo di un contratto di fornitura valido, il cliente può ancora avere accesso al gas.

Il SDD, quindi, rappresenta un servizio temporaneo con una durata di 6 mesi. Questo periodo può estendersi fino alla firma di un nuovo contratto di fornitura o alla richiesta di disattivazione da parte del cliente. Per uscire da questa situazione, il cliente è tenuto a sanare i propri debiti. Una volta fatto ciò, ha a disposizione diverse alternative:

  1. Transizione verso il mercato libero
  2. Cambio di fornitore
  3. Terminazione della fornitura energetica

Posso cambiare fornitore durante il FUI?

Sì, se sei servito dal Fornitura di Ultima Istanza (FUI), hai tutto il diritto di esplorare il mercato libero alla ricerca di un’offerta che si adatti al meglio alle tue esigenze. Optare per una nuova offerta potrebbe non solo essere più in linea con le tue necessità, ma potrebbe anche risultare più economica.

Il confronto tra le varie proposte disponibili ti permette di individuare le tariffe più vantaggiose. Una volta trovata l’offerta ideale, il processo di cambio del fornitore è diretto e privo di complicazioni. Di conseguenza, se stai considerando un cambio:

  • Analizza attentamente le offerte dei diversi gestori presenti sul mercato.
  • Seleziona e attiva l’offerta che ritieni sia la migliore risposta alle tue esigenze.

Fallimento del fornitore: cosa succede?

La crisi nel mercato energetico ha portato alcuni gestori, come accaduto in nazioni quali Inghilterra e Francia e anche con fornitori italiani, a dichiarare fallimento.

L’ARERA, nel panorama italiano, ha impostato un protocollo chiaro per gestire tali situazioni. Dopo la dichiarazione di fallimento, la fornitura non viene sospesa, bensì trasferita al regime di Ultima Istanza entro le 24 ore successive.

In questo intervallo di tempo, il cliente è informato del nuovo scenario attraverso i canali di comunicazione precedentemente concordati con il fornitore in crisi. Queste notifiche vengono inviate sia dall’Acquirente Unico che dal distributore locale di energia. Una volta trasferito al servizio di Ultima Istanza, al cliente viene data la scelta: può rimanere in tale regime o accedere a una procedura semplificata per cambiare fornitore.

Per quanto riguarda le condizioni economiche del FUI, esse derivano dal costo della materia prima nel mercato tutelato. A questo si aggiunge una percentuale crescente nel tempo, causando un incremento nella bolletta indipendentemente dal costo effettivo del gas.

Ultima modifica il 3 luglio 2024 alle ore 09:01

Giorgio Grisorio

Giorgio Grisorio

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